DIVARIO

DIVARIO

18 Mag –

21 Lug 2023

Leonardo Magrelli

Follia sacra

Senza titolo, 2023, stampa UV su lastra lenticolare, 36.5 x 25.5 x 3.5 cm
Senza titolo, 2023, stampa UV su lastra lenticolare, 158.5 x 110.5 x 3.5 cm
Senza titolo, 2023, stampa UV su lastra lenticolare, 158.5 x 110.5 x 3.5 cm - dettaglio
Senza titolo, 2023, stampa UV su lastra lenticolare, 79.5 x 55.5 x 3.5 cm
Senza titolo, 2023, stampa UV su lastra lenticolare, 79.5 x 55.5 x 3.5 cm - dettaglio
Senza titolo, 2023, stampa UV su lastra lenticolare, 79.5 x 55.5 x 3.5 cm
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Senza titolo, 2023, stampa UV su lastra lenticolare, 158.5 x 110.5 x 3.5 cm
Senza titolo, 2023, stampa UV su lastra lenticolare, 158.5 x 110.5 x 3.5 cm - dettaglio
Senza titolo, 2023, stampa UV su lastra lenticolare, 79.5 x 55.5 x 3.5 cm
Senza titolo, 2023, stampa UV su lastra lenticolare, 79.5 x 55.5 x 3.5 cm
Senza titolo, 2023, stampa UV su lastra lenticolare, 79.5 x 55.5 x 3.5 cm - dettaglio
Senza titolo, 2023, stampa UV su lastra lenticolare, 79.5 x 55.5 x 3.5 cm
Senza titolo, 2023, stampa UV su lastra lenticolare, 79.5 x 55.5 x 3.5 cm - dettaglio
Senza titolo, 2023, stampa UV su lastra lenticolare, 79.5 x 55.5 x 3.5 cm
Senza titolo, 2023, stampa UV su lastra lenticolare, 79.5 x 55.5 x 3.5 cm - dettaglio
Senza titolo, 2023, stampa UV su lastra lenticolare, 79.5 x 55.5 x 3.5 cm
Senza titolo, 2023, stampa UV su lastra lenticolare, 36.5 x 25.5 x 3.5 cm
Senza titolo, 2023, stampa UV su lastra lenticolare,36.5 x 25.5 x 3.5 cm - dettaglio

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Follia sacra è il titolo della prima personale di Leonardo Magrelli, giovane artista romano che ha fatto della fotografia il suo mezzo espressivo prediletto, rimpiazzando gli strumenti tipici del pittore con le tecniche di post-produzione digitale. Il suo lavoro, meritevole di premi e menzioni speciali, è stato esposto in gallerie, musei e festival, sia in Italia che all’estero.

Attraverso un approccio aperto alla manipolazione e alla riconversione delle immagini, Leonardo Magrelli esplora la natura ambigua della realtà stessa, distorcendo, falsificando e trasformando la testimonianza visiva. Omettendo uno o più elementi fondamentali alla comprensione dei fatti rappresentati, l’artista crea una sorta di distorsione cognitiva, un vero e proprio senso di spaesamento che sottopone la storia alla libera interpretazione del pubblico.

Le opere in mostra (undici stampe lenticolari e due totem), perfettamente esplicative di questo processo creativo, traggono la loro ispirazione da un evento che si svolge ogni anno nel comune di San Severo, in provincia di Foggia; i festeggiamenti per la Madonna del Soccorso, patrona della città.

Per quanto riguarda l’aspetto religioso, le principali celebrazioni hanno inizio intorno alla terza settimana di maggio con un serie di processioni che si protraggono per tre giorni e in cui sono portati a spalla numerosi simulacri di santi, ma il lato più profano della festa vede come assoluti protagonisti dei particolari fuochi d’artificio a terra, chiamati “batterie”, che vengono incendiati a catena negli oltre venti rioni, al passaggio dei cortei.

Sui social media è possibile trovare facilmente diversi video dei partecipanti, tutti girati con il cellulare, che in preda ad una follia sacra scappano in ogni direzione e si rincorrono in mezzo alle potentissime esplosioni che simbolicamente rappresentano il male e la fuga da esso.

L’artista si è concentrato su uno di questi video campionando singoli dettagli da coppie di fotogrammi in successione. Tagliati, ingranditi, fusi insieme, privi di qualsiasi contestualizzazione e lontani dai rumori pirotecnici, i fotogrammi rivelano una nuova dimensione estetica in grado di evocare differenti significati storici e antropologici. Potrebbe sembrare di osservare, ad esempio, dei fedeli intenti a pregare, un manipolo di uomini alle prese con una battuta di caccia, un gruppo di incappucciati immersi nella celebrazione di un rituale antico, un plotone di soldati in guerra o addirittura un gruppo di ultras sfrenati.

Leonardo Magrelli forza il fruitore verso la creazione della propria realtà soggettiva, non necessariamente corrispondente all'evidenza, sviluppata sulla base dell'interpretazione delle informazioni in suo possesso, anche se non logicamente o semanticamente collegate tra loro, che alla fine ci conduce a una mancanza di oggettività di giudizio o, molto più semplicemente, a un errore di valutazione.

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